Diretto da Riccardo Grandi, Weekend è un thriller dal taglio classico che richiama il cinema di genere anni Ottanta. Un prodotto nel quale si percepisce l’accuratezza fotografica e scenografica, ma non quella narrativa che (progressivamente) perde d’interesse.
Vincenzo Marra, con il suo riconoscibile stile cinematografico schietto e senza fronzoli, realizza un’opera sul ruolo della Chiesa Cattolica nel rapporto con la malavita organizzata. Un buon prodotto che pone in evidenza un sacerdote pragmatico e attento al territorio; sullo sfondo una criminalità che esige il controllo e nessuna intromissione.
L’eterna lotta tra il povero e il ricco trova terreno fertile in un’assolata Puglia, laddove i “signori” e i “cafoni” inscenano uno scontro dai risvolti socio-antropologici. Purtroppo l’ambizioso progetto del duo registico Barletti-Conte s’inceppa in un raffazzonato canovaccio, che insegue la naturalezza di un cast alle prime armi.
Diretto da Pete Docter, Soul è complesso, esistenzialista e rischioso. Un percorso narrativo che pare destinato principalmente a un pubblico adulto e che fornisce risposte ponendo ulteriori domande.
Pellicola macedone che racconta una piacevole vicenda contrappuntata da superstizione e disperazione, L’ingrediente segreto allarga lo sguardo e pone in evidenza un paese allo sbando, in preda al degrado e alla miseria.
Road movie divertente e scorrevole, Divorzio a Las Vegas mette in evidenza un buon affiatamento tra i protagonisti e numerosi rimandi ai classici stilemi della commedia romantica americana.
Per un pugno di film 