Copia originale di Marielle Heller: la recensione

Un minimo di riconoscenza

Adattamento del romanzo autobiografico di Lee Israel, Copia originale è un buon film che esibisce un personaggio scostante e complesso, che cerca disperatamente un frammento di riconoscenza per la sua carriera. Una commedia drammatica in cui la risata sembra sempre dietro l’angolo e che trova una convincente Melissa McCarthy e un gigantesco Richard E. Grant.

Lee Israel è una biografa sull’orlo del fallimento. Il suo ultimo progetto viene rifiutato dalla sua casa editrice ed è così che Lee scopre di avere del talento nell’abbellire epistole tra personaggi dello spettacolo non più in vita. Contraffazioni che attireranno l’attenzione delle autorità.

Brillante e scorrevole spaccato esistenziale della scrittrice Lee Israel, Copia originale è in grado di rendere piacevole un personaggio asociale e scostante come la protagonista interpretata da Melissa McCarthy. Grande merito va a una sceneggiatura che, nonostante l’inevitabile risvolto drammatico (alcool, misantropia e detestabilità puntellano il carattere di Lee, che abbraccia il crimine pur sapendo che prima o poi subirà la sua condanna), sembra voler costantemente cercare la risata; ciò è il risultato di un meraviglioso co-protagonista, che condisce la sua presenza con cascate di umorismo sottile e disperato cinismo.

È da qui che la regista Marielle Heller attinge la carica umoristica di una vicenda che esibisce un atteggiamento criminale, in cui però si percepisce la capacità di creare “letteratura”, d’inventare e trasferire su carta anima, bravura e sentimenti. Difatti Lee è fiera delle sue copie, del suo lavoro di contraffazione perché nota il piacere negli occhi di chi legge e si stupisce di fronte all’arguzia.

Copia originale si assapora tutto d’un fiato e lascia negli occhi dello spettatore la percezione di chi cerca disperatamente riconoscenza e la trova nel suo lavoro (criminale): il periodo più bello della sua vita.

Pellicola che trova nella coppia McCarthy – Grant il perfetto equilibrio tra dramma personale e divertente superficialità, Copia originale disegna un affresco contrappuntato da lacrime e fierezza, da soldi e timidezza, laddove la necessità di essere ricordata, di appartenere finalmente a un mondo porta la protagonista a superare il limite senza che, apparentemente, se ne renda realmente conto.

Uscita al cinema: 21 febbraio 2019

Voto: ***1/2

2 pensieri su “Copia originale di Marielle Heller: la recensione

  1. Veramente un bel film che mi ha sorpreso. Il personaggio di Lee è caratterizzato in maniera perfetta e la McCharty si dimostra un’attrice stupenda. Ottima recensione!

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