Colpa della stelle di Josh Boone: la recensione

colpa-delle-stelle-posterStraziami, ma di lacrime saziami

Pellicola che alterna tristezza da “lacrimoni” e cinico umorismo, Colpa delle stelle è un prodotto riuscito, un dramedy hollywoodiano che non rende i due protagonisti oggetto di compassione, ma figure empatiche dalla credibile caratterizzazione.

Hazel Grace ha 17 anni e vari tumori dislocati tra la tiroide e i polmoni. Depressa e preoccupata si fa convincere a partecipare a un gruppo d’aiuto, dove conosce Augustus, un giovane diciottenne che ha perso una gamba a causa di un cancro osseo.

Sicura calamita di pubblico (a causa del successo del bestseller da cui è tratto), Colpa delle stelle convince e coinvolge. Il rischio di incappare nella solita struttura melodrammatica, nel sentimentalismo sfrenato c’è ed è evidente dalle prime scene e dalla narrazione diretta della protagonista (interpretata dalla dolce e aderente al personaggio Shailene Woodley). Eppure Josh Boone scansa il baratro della compassione e della lacrima elemosinata per costruire una vicenda che sa conquistare, che preannuncia la tragedia senza farsi profondamente stucchevole. Colpa delle stelle è abilmente costruito, piega al suo volere la colonna sonora teen rock ed è in grado di narrare senza difficoltà una situazione potenzialmente esplosiva. Il cancro (che attanaglia entrambi i ragazzi) permette una visione diversa, un approccio alla vicenda di sicuro impatto emotivo, un espediente realistico che porta con sé empatia e credibilità. La storia d’amore dei due giovani si colma di disperazione e passione, di romanticismo e di gesti eclatanti. E tutto ciò avviene grazie alle mimetiche caratterizzazioni di Shailene Woodley e Ansel Elgort, due ragazzi dallo sguardo candido, impaurito oppure incredibilmente disinteressato.

Colpa delle stelle conquista grazie alla sua carica emotiva, alla sua narrazione diretta e al mantenimento costante di un ragguardevole ritmo cinematografico, mai eccessivamente ponderato ma neppure rapido; in definitiva un ritmo in grado di innalzare il climax e di lasciar scivolare lo spettatore nelle scene madri con coinvolgente partecipazione. Insomma Colpa delle stelle poteva essere un prodotto potenzialmente borioso, stucchevole e privo di punti d’interesse, invece grazie alla messinscena pulita e diversamente convenzionale di Boone, il film è un’opera che si lascia guardare con partecipata tristezza. Una pellicola straziante, che denota il giusto approccio. Un approccio adolescenziale, che travalica il comune romanticismo e che si dimostra un abile modo per versare qualche sana e necessaria lacrima.

Uscita al cinema: 4 settembre 2014

Voto: ***

Un pensiero su “Colpa della stelle di Josh Boone: la recensione

  1. Film meraviglioso, soprattutto se si pensa che il flop era dietro l’angolo per un film del genere!
    Ho trovato grandiosa la performance di Ansel Elgort, tu che ne pensi?
    Inoltre mi ha ricordato un altro film splendido sull’adolescenza come “Noi Siamo Infinito”, se non l’hai ancora visto te lo consiglio 😉

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.