Remi di Antoine Blossier: la recensione

Classificazione: 3 su 5.

L’abbandono e quella volontà di crescere

Classico romanzo di formazione tratto da un cult della letteratura per ragazzi, Remi scivola fino alla conclusione con un’adeguata attenzione per il protagonista (e la sua perenne sensazione d’abbandono) e un’inaspettata cura nei confronti della scenografia e dei costumi.

Remi è un ragazzo che vive in campagna con la madre e il padre. A seguito di un grave incidente, il padre Gerolamo confessa al giovane che non è il suo vero genitore e che lo aveva trovato abbandonato per strada a Parigi. Ora che non può prendersi cura di Remi, Gerolamo è costretto ad accompagnarlo all’orfanotrofio. Fino a quando non incontra Vitali, un artista di strada che acquista Remi per sottrarlo al suo destino.

Sesto adattamento cinematografico, Remi è un prodotto classico nello sviluppo e nella costruzione narrativa. Naturalmente si prende delle libertà rispetto al romanzo di fine Ottocento (tutto deve essere adattato per un pubblico dei giorni nostri), ma non perde mai la bussola e rimane decisamente aderente all’obiettivo che si prefigge. Ciò che funziona è la chimica tra Vitali (interpretato da Daniel Auteuil) e il giovane Remi (l’esordiente Maleaume Paquin), laddove da una parte si percepisce con vigore il senso di colpa, mentre dall’altra parte si evince la necessaria forza (utile per crescere e affrontare la vita) del ragazzo che, tra una menzogna e false piste, affronta la “seduzione” e l’abbandono di numerosi personaggi.

Diretto da Antoine Blossier, Remi è un’opera che non lascia insoddisfatti; sceglie di rivolgersi esclusivamente a un pubblico giovane, pronto a cogliere nuove sfide e non abbattersi di fronte agli ostacoli. Un messaggio positivo nel quale si nota la candida semplicità giovanile a fronte di una meschinità adulta, che spesso sfocia in un insensibile egoismo.Remi è un film realizzato con cura (nelle scenografie e nei costumi), che cerca l’emotività di un rapporto che vede entrambi i protagonisti catturati da una commovente e reciproca vicinanza.

Uscita al cinema: 7 febbraio 2019

 

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